Stress, ansia e Sindrome del Colon Irritabile. Non è ben chiaro come stress, ansia e Sindrome del Colon Irritabile (SII o Colite) siano in relazione tra loro – o quale venga prima – ma una serie di studi hanno verificato che queste condizioni tendono a coesistere.
“Se viene effettuata una intervista diagnostica, è possibile verificare che circa il 60% dei pazienti affetti da Sindrome del Colon Irritabile soddisfano i criteri di uno o più disturbi di natura psicologica”, afferma il dottor Edward Blanchard, professore di psicologia presso la State University di New York ad Albany.
Il disagio più comune negli individui con SII è il Disturbo d’Ansia Generalizzata, secondo Blanchard. Si ritiene infatti che più del 60% dei pazienti con colite portatore di un disturbo mentale, sia affetto da Disturbo d’Ansia Generalizzata. Una percentuale del 20% da depressione e il resto da altri disturbi.
Ansia e Sindrome del Colon Irritabile
Indipendentemente dall’essere o meno affetti da colite, gli individui ansiosi tendono a preoccuparsi maggiormente di questioni relative a salute, soldi e carriera, secondo l’Associazione Americana dei Disturbi d’Ansia. Altri sintomi includono problemi allo stomaco, tremori, dolori muscolari, insonnia, irritabilità e vertigini.
Ci sono diverse teorie che tentano di spiegare la connessione tra Sindrome del Colon Irritabile, stress e ansia:
- Sebbene problemi psicologici come ansia non causino direttamente la SII, le persone che ne soffrono possono essere più suscettibili a problematiche emotive.
- Stress e ansia possono rendere la mente più “sensibile” e ricettiva verso gli spasmi del colon.
- La SII può essere stimolata per azione del Sistema Immunitario che a sua volta subisce influssi dallo stress.
Gestire Stress e Ansia
È provato che la gestione dello stress può aiutare a prevenire o alleviare i sintomi della Sindrome del Colon Irritabile. Alcune persone utilizzano tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o l’immaginazione di scene o immagini rasserenanti. Altre riducono lo stress praticando attività piacevoli come parlare con un amico, leggere, ascoltare musica o fare shopping.
L’esercizio fisico regolare, il riposo e una buona dieta possono aiutare a ridurre le tensioni.
È utile provare diverse tecniche di gestione dello stress per capire quale possa essere utile ad alleviare i propri sintomi. Se nonostante ciò i sintomi di ansia e stress non diminuiscono, potrebbe essere utile chiedere aiuto al medico. Assicuratevi di seguire un trattamento medico adeguato ai sintomi tipici della SII come costipazione o diarrea. Poi discutete col vostro medico sull’ultilità di rivolgervi a un professionista della salute mentale.
Le persone che soffrono di Sindrome del Colon Irritabile “dovrebbero in primo luogo rivolgersi al proprio medico” afferma Blanchard. “Dovrebbero successivamente rivolgersi a uno psicoterapeuta qualora il trattamento medico non risultasse efficace”
Le terapie utili per la Sindrome del Colon Irritabile
Blanchard afferma che i due terzi dei pazienti che soffrono di SII tendono a stare meglio attraverso semplici cambiamenti nella dieta e l’intervento farmacologico. Il gruppo restante, con i sintomi più gravi, è il candidato migliore al trattamento psicologico “Senza quell’intervento, i pazienti non sembrano essere in grado di uscire dal problema del quale soffrono”.
La terapia Comportamentale ha mostrato efficacia nell’alleviare i sintomi della sindrome nelle diverse persone che ne hanno usufruito. Le tecniche Comportamentali sono diverse e includono ad esempio: il rilassamento, il biofeedback training, l’ipnosi, le tecniche cognitive e comportamentali.
Potrebbe risultare allo stesso modo utile partecipare a un gruppo di auto-aiuto composto da persone affette da SII o altri problemi digestivi. Un gruppo può essere un luogo di condivisione, auto apertura e sostegno reciproco.
Colon Irritabile e Insonnia
Uno dei sintomi del Colon Irritabile è la difficoltà di dormire, che in alcuni casi provocano periodi di Insonnia Cronica .

Colite Ansiosa: corpo e mente che comunicano
Sempre di più si sente parlare di colite ansiosa definita anche sindrome del colon irritabile. In genere questa sindrome è la più benigna delle malattie a carico dell’intestino, e non si ripercuote negativamente sulla salute generale come ad esempio il morbo di Chron o la colite ulcerosa.
La colite ansiosa si distingue dalle altre malattie infiammatorie che colpiscono l’ultimo tratto dell’intestino perché all’origine non vi sono cause organiche. Le cause che provocano questa malattia non sono ancora del tutto chiare, anche se i risultati di numerose ricerche scientifiche dimostrano come la natura sia di tipo psicosomatico.
Sintomi Colite
I sintomi della colite sono diversi da soggetto a soggetto. Principalmente si riscontrano sensazione di fastidio e di appesantimento, meteorismo, gonfiore, flatulenza, tensione, spesso associati a nausea, cefalea, ansia, stanchezza, umore depresso e difficoltà di concentrazione.
Non essendoci una causa organica, non esiste nemmeno una cura specifica per risolvere il problema.
Quello che si può fare è andare ad agire sulle cause che provocano quei fastidi fisici ossia il ripetersi nel tempo di condizioni di stress e ansia, emozioni negative nella vita del paziente, che a lungo andare hanno effetti sul corpo.
Gli studi
Alcuni studi hanno messo in evidenza come le persone con malattia intestinale infiammatoria, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa, hanno un rischio maggiore di soffrire di un disturbo d’ansia, in particolare le donne.
“I pazienti affetti da IBD affrontano notevoli problemi fisici cronici associati alla malattia”, ha dichiarato l’autore principale Esme Fuller-Thomson, professore dell’Università di Toronto, in un comunicato stampa universitario. “L’onere addizionale dei disturbi d’ansia rende la vita molto più impegnativa e questo ” doppio rischio “deve essere affrontato”.
Gli autori dello studio hanno esaminato 269 adulti canadesi che erano stati diagnosticati con una malattia infiammatoria intestinale. I ricercatori hanno scoperto che questi pazienti avevano avuto con una più alta probabilità, quasi il doppio, un disturbo d’ansia generalizzato ad un certo punto della loro vita rispetto agli adulti senza Crohn o colite.
E per le donne, il rischio era quattro volte superiore a quello degli uomini.
Inoltre, le persone con malattia intestinale infiammatoria e una storia di abuso sessuale in età infantile avevano un rischio di sei volte maggiore di un disturbo d’ansia. E quelli con Crohn o colite che hanno riportato di avere dolore cronico moderato o grave hanno raddoppiato la probabilità di avere un disturbo d’ansia come quelli con dolore lieve.
C’è da sottolineare che anche se questo studio ha trovato un’associazione tra le persone con una malattia infiammatoria intestinale e la probabilità di un disturbo d’ansia, esso non vuole dimostrare una relazione causa-effetto tra queste condizioni. I risultati sono stati pubblicati online recentemente nella rivista Inflammatory Bowel Diseases.
Il professor Joanne Sulman, dell’Università di Toronto, ha detto nel comunicato stampa: “Lo studio richiama l’attenzione sulla necessità di screening di routine e interventi mirati per i disturbi d’ansia, in particolare tra i pazienti più vulnerabili con IBD: donne, individui che soffrono di dolori cronici e quelli che hanno una storia di abuso sessuale in infanzia” .
Lo studio evidenzia anche il legame tra salute fisica e mentale, secondo Patrick McGowan, professore ordinario di scienze biologiche dell’Università di Toronto.
Da ciò si può dedurre che a volte pensiamo a due come se fossero entità completamente separate, ma la realtà è che sono intimamente legate. Entrambe implicano cambiamenti fisici genuini nel corpo e influenzano l’altro.
Cura Colite Ansiosa
La cura della colite non necessita di farmaci. Oltre a seguire una corretta alimentazione, proprio perché si tratta di disturbiche coinvolgono la mente è necessario intraprendere un percorso di psicoterapia che offre strumenti e strategie per gestire ansia e stress.
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