Una delle chiavi per la felicità è la Resilienza, ossia la capacità di far fronte in modo positivo alle avversità.
Resilienza: Significato in Psicologia
Un primo passo è quello di conoscere l’etimologia della parola resilienza: In psicologia, essere una persona resiliente indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riprendere la propria vita in mano davanti alle difficoltà anche a quelle “gravi”, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Coloro che studiano e si occupano di Resilienza spesso notano che le persone veramente felici conducono una vita “lontana” dalla perfezione.
Il loro successo ed il loro benessere, in generale, non è attribuito alle circostanze ma, da atteggiamenti e pratiche alle quali ricorrono per vivere al meglio la loro esistenza.
Questo potrebbe spiegare perché alcune persone hanno la capacità di rimanere positive anche di fronte alle avversità, mentre altri sembrano infelici e miserabili nonostante le loro grandi ricchezze ed i privilegi. E’ dunque fondamentale comprendere che, non è importante solo ciò che ci accade, ma anche come lo gestiamo e affrontiamo.
Persone Resilienti
Nell’arco della nostra vita, prima o poi, ci troviamo ad affrontare delle difficoltà e tutto può sembrare molto più complicato. In questi momenti, quando le cose vanno male, può essere utile avere a disposizione una serie di strumenti sui quali ripiegare.
Questo “set di strumenti” prende il nome di resilienza e secondo gli psicologi Karen Reivich e Andrew Shatte è qualcosa che si può imparare.
Le persone resilienti sono in grado di comprendere il ruolo che esse svolgono, in prima persona, circa la propria felicità ed inoltre sono consapevoli di poter risolvere i propri problemi, anche se non hanno una soluzione a portata di mano.
4 Consigli per Essere Resilienti
Vi sono quattro cose, molto utili, che le persone resilienti fanno, e che tutti possono fare:
Chiedere aiuto
Le persone resilienti sanno che non possono affrontare tutto da sole. Chiedono aiuto. Ma in particolare, si rivolgono alla persona più adatta, a loro, nel momento del bisogno. Ad esempio di fronte ad un’emergenza medica, le persone resilienti saranno in grado di contattare dei medici professionisti, mentre gli amici e la famiglia saranno probabilmente coinvolti per chiedere conforto. Le persone resilienti quindi, sono anche in grado di scegliere abilmente su quale professionisti, amici o familiari poter fare affidamento in una determinata situazione.
Imparare dal fallimento
Le persone resilienti comprendono che il fallimento è, talvolta, un ostacolo necessario per il successo. Ad esempio lo psicologo Tal Ben-Shahar scrive, nel suo libro, che le persone di successo spesso non riescono a capire che, per crescere, devono rischiare e talvolta commettere errori: “La scelta è semplice: imparano a fallire, o non riescono a imparare”.
Rimanere positivi
Mentre l’ottimismo irrealistico può pesare su di un giudizio e portare, in alcuni casi, ad un processo decisionale fallimentare, l’ottimismo realistico, invece, è essenziale per la felicità.
La ricercatrice Barbara Fredrickson, analizzando i risultati di alcune ricerche ha notato che le persone che, riportano alti punteggi in indagini relative alla resilienza non “soccombono alla negatività” in circostanze stressanti, ma sono in grado di mantenere buoni livelli di positività.
Andare avanti
Diverse ricerche dimostrano che, avere buone abilità di problem solving permette alle persone di avere successo. L’ingrediente di base necessario per affrontare e gestire lo stress cronico o le difficoltà, sta nell’essere in grado di percepire la propria auto-efficacia, cioè la capacità di poter dominare l’ambiente e di essere in grado di risolvere i problemi, qualora essi si presentino. Questa abilità può essere, in qualche modo, paragonata alla perseveranza. Le persone consapevoli e convinte della propria auto-efficacia non si arrendono subito e con insistenza mantengono la rotta. Esse continuano a cercare nuovi modi per risolvere il problema che gli si presenta, fino a quando trovano una soluzione.
“È fondamentale credere in ciò che si può fare, perché solo così si arriverà a farlo”.
Lettura consigliata
52 Pensieri per volersi bene
Tutto ciò che diciamo a noi stessi guida la nostra vita: può orientarci in una direzione o in un’altra, può favorire od ostacolare i nostri progetti, rivolgersi contro di noi e generare frustrazione o rabbia.
I pensieri possono essere nostri nemici o amici. Spetta a noi saperli indirizzare verso la positività.
Il nostro obiettivo è “volerci bene” e prenderci cura di noi stessi.
Mollo l’osso. Come liberarci dai guinzagli interiori
Questo libro, scritto in modo piano, piacevole e divertente, può sembrare una favola, in cui Barry, un grande e saggio San Bernardo, raccoglie intorno a se quattro cani: Ula, un pastore tedesco irascibile che non riesce a controllare la propria impulsività; Tom, un bassotto arrogante e presuntuoso che non ascolta mai nessuno; Poldo, uno spinone che subisce gli altri e non si sente all’altezza delle situazioni; Gino, un mastino che ha sempre paura di sbagliare e si crea mille problemi.
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Bibliografia
- psychologytoday.com
- Ben-Shahar, T. Choose the Life You Want: 101 Ways to Create Your Own Road to Happiness. New York: The Experiment. 2012.
- Frederickson, B. Positivity: Groundbreaking Research Reveals How to Embrace the Hidden Strength of Positive Emotions, Overcome Negativity, and Thrive. New York: Crown Archetype. Chapters 1–6. 2009.
- Lyubomirsky, S. The How of Happiness: A New Approach to Getting the Life You Want. New York: Penguin Press. Chapters 1, 2, 5, 6. 2008.
- Reivich, K. The Resilience Factor. New York: Broadway Books. Intro and Chapter 1, 2002.
- Masten, A., Best, K., Garmezy, N. “Resilience and development: Contributions from the study of children who overcome adversity.” Development and Psychopathology. 1990.
- Sirois, M. Every Day Counts. New York: Walker Publishing Company. 2006.