La tristezza è l’emozione più duratura afferma uno dei primi studi mai condotti per capire perché alcune emozioni durano più di altre.
Messa a confronto con l’irritazione, la vergogna, la sorpresa o la noia, il primato viene ottenuto dalla tristezza.
Lo studio pubblicato sul giornale Motivation and Emotion, ha rilevato che la tristezza tende a essere associata prevalentemente con eventi che hanno un impatto a lungo termine sulla vita delle persone, come la perdita o il lutto. (Verduyn & Lavrijsen, 2014).
Saskia Lavrijsen, coautore dello studio spiega:
“E’ la ruminazione la determinante principale nella durata delle emozioni. Le emozioni associate con un elevato livello di ruminazione durano di più.
Le emozioni meno durature sono solitamente – ma non sempre – associate a eventi di importanza relativamente minore.”
I risultati derivano da una indagine condotta su 233 studenti a cui venne chiesto di rievocare esperienze che avevano avuto un impatto emotive su di loro, cercando di ricordarne la durata.
Questo grafico mostra quanto mediamente ciascuna emozione è durata.
Agli estremi, se il disgusto e la vergogna mostrano di passare nell’arco di 30 minuti, la tristezza arriva a una durata media di 120 ore.
La noia intanto, tende a passare nell’arco di un paio d’ore, anche se, naturalmente, la sensazione è che duri di più!
Si possono rilevare anche interessanti differenze tra emozioni che hanno una certa somiglianza.
Per esempio se la paura tende a essere di breve durata, la sua cugina vicina ansia, dura molto di più.
Allo stesso modo il senso di vergogna tende a passare abbastanza velocemente, ma il sentimento di colpa rimane in circolo per più tempo.
Fonte: PSYBLOG