A tutti è certamente successo, in seguito a una discussione con una persona, di andarsene via e di pensare di non essere stati in grado di esprimere la propria opinione.
In questo caso possiamo dire che abbiamo avuto un comportamento passivo.
Altre volte, invece, in seguito a una discussione, siamo a disagio con noi stessi per aver risposto troppo duramente o per aver insultato una persona: in questo caso siamo stati aggressivi.
Il comportamento passivo è quello di una persona che mette in secondo piano le proprie esigenze e i propri diritti con una conseguente frustrazione e insoddisfazione per non essere stato capace di esporsi per quello che è.
Il comportamento aggressivo, al contrario, è quello di una persona che pretende che le proprie esigenze e i propri diritti siano soddisfatti.
La maggior parte di noi è brava a individuare le persone apertamente aggressive. Anche se non ti fa sentire bene quando qualcuno ti insulta, ti critica o ti sminuisce, almeno sai perché stai soffrendo.
A volte, però, le persone intorno a noi, compresi i nostri parenti stretti, amici e colleghi, ci fanno sentire a disagio, ma non riusciamo a capirne il motivo. Ad esempio, il tuo collega potrebbe non salutarti nel corridoio per la terza volta in una settimana.
Se ciò accade frequentemente con una o più persone nella tua vita, potresti avere a che fare con un comportamento passivo-aggressivo, che è molto più difficile da rilevare rispetto a un comportamento apertamente aggressivo.
L’aggressività passiva, come indica la parola, è una tendenza a impegnarsi nell’espressione indiretta di ostilità attraverso atti come insulti sottili, comportamento scontroso, testardaggine o un deliberato fallimento nel portare a termine i compiti richiesti.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche del comportamento passivo-aggressivo.
I comportamenti passivo-aggressivi sono quelli che provocano un’azione indirettamente aggressiva piuttosto che diretta. Le persone passivo-aggressive mostrano regolarmente resistenza alle richieste altrui, spesso procrastinando, esprimendo scontrosità o comportandosi in modo ostinato.
Comportamento Passivo Aggressivo
Il comportamento passivo-aggressivo può manifestarsi in molti modi diversi. Ad esempio, una persona potrebbe trovare ripetute scuse per evitare determinati individui, in modo per esprimere la propria antipatia o rabbia verso di loro.
Nei casi in cui il passivo-aggressivo è arrabbiato, potrebbe affermare ripetutamente di non essere pazzo o che sta bene, anche quando è apparentemente furioso e non sta affatto bene. Negando ciò che sentono veramente e rifiutando di esprimere e condividere le proprie emozioni, interrompono la comunicazione con l’interlocutore e si rifiutano di discutere.
Un’altra caratteristica del comportamento passivo-aggressivo è la procrastinazione deliberata.
Quando si trova di fronte a compiti che non vuole svolgere o appuntamenti che non desidera rispettare, il passivo-aggressivo tenta di rimandare a tempo indeterminato.
Se gli viene chiesto di completare un’attività lavorativa, la modalità messa in atto è quella di rimandare fino all’ultimo secondo, arrivando addirittura alla consegna ritardata pur di punire chi gli ha assegnato il compito.
Cause Atteggiamento aggressivo-passivo
I comportamenti passivo-aggressivi possono avere gravi conseguenze sulle relazioni sociali e familiari. Allora perché questo comportamento, spesso distruttivo, è così comune?
Ci sono diversi fattori che possono contribuire alla prevalenza di tale atteggiamento.
- Educazione: alcuni suggeriscono che il comportamento passivo-aggressivo possa derivare dall’essere cresciuti in un ambiente in cui l’espressione diretta delle emozioni veniva scoraggiata o non consentita. Le persone potrebbero sentire di non poter esprimere i loro veri sentimenti più apertamente, trovando modi per canalizzare passivamente la loro rabbia o frustrazione.
- Caratteristiche situazionali: la situazione ha anche un’influenza sul comportamento passivo-aggressivo. Quando ci si trova in una situazione in cui le manifestazioni di aggressività non sono socialmente accettabili, ad esempio, sul lavoro o in famiglia, c’è una maggior propensione a reprimere l’emozione quando qualcuno provoca una reazione di rabbia.
- La via più facile: essere assertivi ed emotivamente aperti non è sempre facile. Quando difendere sé stessi è difficile o addirittura spaventoso, l’aggressività passiva potrebbe sembrare un modo più semplice per affrontare le proprie emozioni senza dover affrontare la fonte della propria rabbia.
Come riconoscere una persona aggressiva-passiva
Poiché questo atteggiamento può essere implicito o indiretto, può essere difficile da individuare, anche quando se ne sentono le conseguenze psicologiche.
Per aiutarti a identificare questo tipo di comportamento, ne indichiamo di seguito le manifestazioni più comuni.
Il trattamento del silenzio
Nella sua forma standard, questa modalità consiste nell’ignorare completamente un’altra persona, rifiutandosi di rispondere a qualsiasi domanda ponga o, addirittura, rifiutandosi di riconoscere la sua presenza. Questo tipo di comportamento è molto esplicito, ma ci sono modi più sottili in cui qualcuno può attuare tale trattamento. Potrebbe “accidentalmente” non riconoscerti passandoti accanto in corridoio sul posto di lavoro. Siccome è un evento che può capitare, non possiamo avere la certezza che quel comportamento sia intenzionale o accidentale. La stessa cosa può accadere durante le riunioni o durante altre interazioni. Il collega potrebbe ignorare di proposito i tuoi commenti, ma farlo in modo incoerente, quindi non puoi affermare che sia premeditato.
Insulti “sottili”
La maggior parte di noi riconosce quando viene apertamente insultata. Ma gli insulti sottili possono essere più difficili da riconoscere per ciò che realmente sono. Un collega ti fa un complimento ma, quando ci ripensi, ti rendi conto che è un insulto sotto mentite spoglie. Ad esempio, consegni un rapporto al tuo capo.
Lo legge e ti dice che hai fatto un buon lavoro (un complimento), ma poi aggiunge che il rapporto è “quasi buono quanto quello fatto da mio figlio di sei anni” (un sottile insulto).
Un sottile insulto può anche consistere in un riferimento nascosto o semi-nascosto sui tuoi punti più deboli. Un collega si è laureato alla Bocconi mentre tu hai ricevuto la tua laurea da una università meno prestigiosa e conosciuta. Se lui fa spesso riferimenti irrilevanti a dove ti sei laureato, implicando il fatto che non sia una buona scuola, probabilmente si tratta di un sottile insulto.
Comportamento imbronciato
È scomodo stare con persone che sono sottilmente scontrose, imbronciate, cupe, aspre o lunatiche.
Una persona scontrosa non sorriderà nemmeno quando un collega racconterà una barzelletta mentre tutto l’ufficio ride ad alta voce. Le persone che mostrano un simile comportamento si lamentano di tutto ciò che li circonda, creando disagio sul posto di lavoro e rendendo tristi i colleghi, che si sentono tali senza neppure capire perché.
Testardaggine
Essere testardi può essere un tratto positivo della personalità in alcune situazioni, soprattutto quando è importante prendere una posizione e mantenerla. Ma, a volte, la testardaggine è solo un modo per punire qualcuno. La persona indirettamente testarda, in genere, difenderà la sua posizione solo per infastidire chi lo sta ascoltando.
Mancato completamento delle attività richieste
La maggior parte di noi ha familiarità con i bambini testardi. Quando i bambini raggiungono una certa età, i terribili due, si rifiutano di fare ciò che gli viene detto. Ma i bambini sono bambini. È meno facile capire quando un adulto si comporta nello stesso modo. Potresti avere un collega che trova sempre scuse per evitare le attività che deve svolgere. Lascia la piena responsabilità agli altri o assume un incarico e poi non lo finiscono nel tempo stabilito. Se questo è il risultato di stress correlato al lavoro, problemi a casa o una personalità procrastinante, potrebbe non essere un caso di comportamento passivo-aggressivo. Ma se è frequente e non attribuibile a fattori esterni indipendenti, può essere deliberato e può essere considerato come comportamento passivo-aggressivo.
Cosa fare con una persona passivo-aggressiva
Quindi, cosa puoi fare quando ti trovi di fronte a un amico, un collega o anche un partner passivo-aggressivo?
Il primo passo è riconoscere i segni di tale comportamento. Il broncio, i complimenti ambigui, l’indugio, il ritiro e il rifiuto di comunicare sono tutti segni di aggressività passiva.
Quando l’altro inizia a comportarsi in questo modo, cercare di tenere sotto controllo la propria rabbia, riduce l’aggressività altrui.
Di contro, provare a definire i sentimenti dell’altra persona in un modo non giudicante ma validante è la soluzione migliore. Un esempio può essere il seguente: “Sembra che tu sia arrabbiato con me per averti chiesto di pulire la tua stanza“.
La realtà è che le persone di solito negano comunque la propria rabbia. A questo punto, è una buona idea fare un passo indietro e dare loro il tempo di elaborare questi sentimenti.
Riconoscere i propri Comportamenti
Spesso è più facile riconoscere il comportamento passivo-aggressivo negli altri, ma cosa succederebbe se tu fossi quello coinvolto in questi modelli di comportamento? Prova a fare un passo indietro e osserva il tuo comportamento con occhio imparziale.
- Ti capita spesso di avere il broncio quando non sei soddisfatto di qualcun altro?
- Eviti le persone con cui sei arrabbiato?
- Smetti di parlare con le persone quando sei arrabbiato con loro?
- Rimandi le cose per punire gli altri?
- A volte, usi il sarcasmo per evitare di impegnarti in conversazioni importanti?
Se ritieni che il comportamento passivo-aggressivo stia danneggiando le tue relazioni, ci sono dei passaggi che puoi intraprendere per cambiare il modo in cui ti relazioni con gli altri. Ecco alcuni modi per gestire e modificare il tuo comportamento.
Migliora la tua consapevolezza.
Le azioni passivo-aggressive, talvolta, derivano dal non avere una buona comprensione del motivo per cui si è arrabbiati o di ciò che si sente.
Inizia a prestare attenzione a ciò che sta accadendo mentre hai una reazione verso una determinata persona e/o una situazione. Concediti il tempo per apportare modifiche.
Riconoscere i propri comportamenti è un buon primo passo verso il cambiamento, ma alterare i propri schemi e le proprie reazioni può richiedere del tempo.
Esercitati a esprimere te stesso. Comprendere le tue emozioni e imparare a esprimere i tuoi sentimenti in modo appropriato è un passo importante verso la fine dei comportamenti passivo-aggressivi. Il conflitto è una parte inevitabile della vita, ma sapere come far valere i tuoi sentimenti in modo efficace può portare a risoluzioni migliori.
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