Per i ragazzi delle medie e delle superiori, la sveglia suona presto. Eppure, se non dormono almeno 8-9 ore per notte possono avere problemi di salute e di rendimento scolastico.
Ore di Sonno Consigliate
Se gli adolescenti delle medie e delle superiori andassero a scuola almeno 30 minuti più tardi, dalle 8:30 in poi, avrebbero meno problemi di salute e migliorerebbero di umore.
Di conseguenza, migliorerebbe anche il rendimento scolastico.
Il motivo? Dormirebbero abbastanza, ovvero almeno otto ore e mezza per notte, il tempo necessario per non soffrire di carenza di sonno cronico.
L’idea arriva da un recente studio dell’American Academy of Pediatric (AAP).
Negli Stati Uniti, infatti, molte ricerche hanno documentato che gli adolescenti americani non dormono abbastanza e sono patologicamente assonati: un recente sondaggio della Nation Sleep Foundation ha rilevato che il 59% degli studenti delle medie e l’87% di quelli delle superiori dormono molto meno delle 8,5 – 9,5 ore di sonno raccomandate dai medici.
E, secondo un’altra ricerca della University of Minnesota, su 9.000 studenti del Minnesota, Colorado e Wyoming, solo il 34% dei ragazzi che andavano in aula entro le 7:30 del mattino dormiva abbastanza, mentre la percentuale cresceva fino al 66% per chi invece cominciava alle 8:55.
Sveglia! Ma se dai test e dagli esami scolastici, risulta che i ragazzi che dormono di più ottengono risultati migliori, non basterebbe mandarli a letto prima anziché ritardare la campanella delle 8?
Secondo lo studio sarebbe una inutile lotta tra genitori e figli, il ritmo biologico del sonno dei ragazzi è diverso da quello dei bambini e degli adulti.
Gli adolescenti, infatti, tendono fisiologicamente a non addormentarsi prima delle 11 di sera, in quanto i mutamenti ormonali che avvengono nel loro corpo cambiano anche il ritmo sonno-veglia. In altre parole, gli adolescenti si stancano più tardi e quindi si addormentano più tardi. Svegliandosi… tardi.
Consigli Insonnia Ragazzi: Non usare il Tablet
Secondo i ricercatori, poi, vanno prese in considerazione anche questioni comportamentali. I motivi sono diversi: le attività extra scolastiche che terminano tardi nel pomeriggio, i compiti che si rimandano fino all’ultimo. Senza contare la voglia di divertirsi e di stare con gli amici. Non solo fuori casa, ma anche, almeno virtualmente, a letto grazie all’utilizzo (eccessivo) di tablet e smartphone che li tengono svegli fino a notte fonda.
Infine, andrebbero considerate le abitudini nei vari Paesi: negli Stati Uniti, per esempio, la cena di solito è intorno alle 7 di sera. In Spagna, invece, non si mangia mai prima delle 22. In Italia, dove si cena tra le 19 e le 22 scendendo da Nord a Sud, un bel film o un programma in tv non inizia mai prima delle 21:15.
Depressione. Sono tanti inoltre gli studi da cui risulta che la mancanza di sonno contribuisce all’insorgere di diversi problemi di salute. Secondo l’APP, gli adolescenti che non riposano abbastanza rischiano di essere in sovrappeso, soffrono di depressione e di disturbi di ansia. E abusano di sostanze eccitanti come caffè, alcol, tabacco. Fattori che non solo compromettono il rendimento scolastico, ma aumentano anche il rischio di incidenti stradali in auto, in moto, in bicicletta.
Un altro studio psicologico condotto su 300 adolescenti dall’Università di Adelaide ha dimostrato che la tendenza crescente dei ragazzi a ritardare l’orario della buonanotte potrebbe predisporre all’insorgere dell’insonnia.
E che l’insonnia tra ragazzi di 12 e 18 anni può provocare depressione e ansia.
Obesità e Insonnia
E ancora a proposito dell’obesità, alcuni ricercatori della Columbia University e della University of North Carolina hanno esaminato i dati relativi alla salute di oltre 10 mila ragazzi americani tra i 16 e i 21 anni.
Risultato: gli adolescenti che dormono meno di sei ore a notte (e i 16enni sono quasi un quinto) avranno il 20% di probabilità in più di essere obesi dopo i 20 anni.
Melatonina Ragazzi
Gli integratori di melatonina possono migliorare il sonno di alcune persone che non ne producono abbastanza e possono essere di aiuto a chi ne produce “la giusta quantità” ma, fa ancora fatica a dormire per altri motivi.
Tuttavia, numerose ricerche, che hanno messo a confronto la melatonina in qualità di “sonnifero” con un placebo (pillola di zucchero), non mostrano alcun beneficio della melatonina ma, evidenziano che può comportare dei miglioramenti quando utilizzata in casi specifici, come il jet-lag.
Le ricerche mostrano che la melatonina incide sulla durata del sonno e sulla velocità di addormentamento.
Una meta-analisi del 2013, che includeva 1.683 partecipanti, ha evidenziato come la melatonina sia in grado di: ridurre il tempo impiegato dai partecipanti ad addormentarsi rispetto a un placebo e aumentare la durata del sonno.