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COME SALVARE LA COPPIA DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO

Come è possibile recuperare insieme quando il mondo trema sotto i nostri piedi? Numerosi studi dimostrano che i nuovi genitori sono il gruppo più uniformemente insoddisfatto quando si tratta di felicità coniugale. Ma chiunque di voi ha un figlio forse non ha bisogno di leggere la ricerca. Lo ha vissuto sulla sua pelle o lo

Contenuti di questo post:

    Come è possibile recuperare insieme quando il mondo trema sotto i nostri piedi?

    Numerosi studi dimostrano che i nuovi genitori sono il gruppo più uniformemente insoddisfatto quando si tratta di felicità coniugale. Ma chiunque di voi ha un figlio forse non ha bisogno di leggere la ricerca.

    Lo ha vissuto sulla sua pelle o lo sta vivendo ora.

    Superando la visione romantica che passa attraverso le commedie in televisione e gli spot pubblicitari sulla famiglia felice e tenendo conto invece delle ore di sonno perse, delle tensioni accumulate, delle nuove esigenze, dei tempi ristretti, tutto cambia e non c’è da stupirsi che così tante coppie lottano nel primo anno di vita del loro figlio.

    La transizione è di per sé difficile, ma è resa ancora più difficile quando le coppie hanno aspettative irrealistiche su quello che si trovano ad affrontare.

    Ma come si può mantenere o recuperare un legame coniugale forte dopo la nascita di un figlio?

    Scopriamolo insieme.

    Innanzitutto è importante riconoscere che questo è difficile per entrambi, ma è altrettanto importante cercare di ricordare che ognuno di voi ha a che fare con un significativo cambiamento di identità.
    Le vostre esperienze possono sembrare diverse, ma essere ugualmente intense.
    Riconoscendo ciò può aiutarvi ad essere una coppia più intensa. E’ anche necessario, viste le nuove esigenze e i nuovi ritmi, prendersi del tempo per parlare, condividere e affrontare insieme le difficoltà. Abitualmente quanto più si è esausti e stressati tanto più aumentano le lamentele verso il partner, accusandolo su cosa fa o non fa per aiutarvi. Ma se voi invece vi programmate una serata, un momento per voi genitori, dove date spazio non alle rimostranze ma alla ricerca di soluzioni, tutto diventa più gestibile e affrontabile insieme.

    Ricordatevi poi di parlare in modo efficace. Esprimere la vostra rabbia e la frustrazione in un modo che non porti il partner a sentirsi sulla difensiva non è facile. Un suggerimento per renderlo tale è utilizzare una critica che sia in primis costruttiva e non distruttiva e per farlo bisogna essere più specifici.

    Per esempio invece di accusare il partner dicendo “tu sei un egoista non mi aiuti mai!” si potrebbe dire “Io mi sento trascurata nella crescita di nostro figlio e non mi è piaciuto quando l’altra sera non mi hai aiutato a fare il bagnetto a nostro figlio”. In questa frase non solo si usa “io” e non il “tu” (che ha più il sapore accusatorio) ma poi ci si lamenta di un comportamento specifico (l’altra sera) senza evitare generalizzazioni del tipo “mai o sempre”.

    Trovare il tempo per “riconnettersi”.

    L’ingrediente più importante per l’intimità è rimanere connessi. Per una coppia con un figlio potrebbe significare per esempio guardare un film insieme, perché è tutto quello che in quel momento ci si può permettere, ma facendolo “connessi”.
    Cosa significa? Significa per esempio coccolarsi o tenersi le mani mentre guardate il film. Si raccomanda, inoltre, di parlare di quello che ad entrambi manca dopo la nascita di vostro figlio. Condividere le mancanze, i desideri è una dimostrazione di quanto quelle cose (cinema, ristorante, viaggi , sesso) sono ancora importanti per noi, e sentirselo dire è sempre un piacere.

    Verbalizzare e fantasticare ad alta voce su ciò che si desidera o ti piaceva prima dell’arrivo del figlio è un ottimo modo per preservare l’intimità, anche se si tratta di un diverso tipo di intimità. “Essere genitori” a vicenda. Molti di noi hanno molto di più la pazienza, la compassione e il perdono per i nostri figli e non per nostri partner. Quando il bambino piange senza motivo apparente, si può fare di tutto per confortarlo e dargli sollievo. Ma quando è invece il nostro partner a scattare e ad aggredirci, come reagiamo, come ci comportiamo? Forse anche con loro sarebbe più sano e funzionale usare un pizzico di pazienza e compassione. Il vostro rapporto di coppia dopo la nascita del vostro bambino non è aihmè la favola che ci si immagina o ci fanno credere (o almeno non del tutto).

    Ricordate però che legami formati in battaglia sono i più forti, e pur avendo un bambino può davvero cambiare tutto. Cose incredibili e belle possono accadere quando si impara come cambiare insieme.

    FONTE: https://www.psychologytoday.com/blog

    Autore Articolo

    Dot.ssa Rosanna Tremamondo

    psicologa torino mindfulness

    Uno psicoterapeuta che segue la metodologia cognitivo comportamentale, conferisce molta importanza all’apprendimento e al trasferimento di abilità e competenze adatte a chi si trova ad affrontare le normali sfide della vita quotidiana.
    Lo staff dell’Istituto Watson si occupa da anni di Terapia di Coppia (affrontando problematiche quali separazioni, divorzio, divergenze nello stile educativo, problemi di comunicazione) con ottimi risultati.
    Gli obiettivi della nostra terapia sono:

    • incrementare il benessere personale e le competenze relazionali
    • migliorare il rapporto con se stessi
    • potenziare l’elasticità mentale
    • fronteggiare meglio lo stress quotidiano

    La seduta di psicoterapia di coppia ha il costo di 130€ per 1 ora e 20 minuti.

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