Una fobia è un disturbo d’ansia caratterizzato da una paura irrazionale o un senso di terrore nei confronti di una situazione, una creatura vivente, un luogo o una cosa.
Le persone che ne soffrono fanno di tutto per evitare il pericolo “immaginato”, che è di gran lunga superiore nelle loro menti che nella realtà.
Se costrette a confrontarsi con la sorgente della loro paura, le persone provano un disagio tale da avvertire una sensazione di mancanza d controllo complete che talvolta può sfociare in un vero e proprio attacco di panico.
Il solo pensare all’oggetto della propria fobia può essere davvero terrificante.
Che differenza c’è tra una paura e una fobia?
Chi soffre di una fobia organizza la propria vita nel tentativo di eliminare il più possibile il contatto con l’oggetto temuto. È quindi molto più intensa di una paura che di solito può creare un po’ di disagio ma non induce le persone alla fuga o all’evitamento complete.
Alcuni fatti sulle fobie:
- Sono molto più gravi e invalidanti rispetto alle paure
- La percentuale di diffusione in Italia è tra il 2 e il 5% della popolazione
- Sono più comuni tra le donne che tra gli uomini
- Nonostante la maggior parte delle persone ne riconosca l’irrazionalità, non sono in grado di controllare le proprie reazioni
- I sintomi possono comprendere: sudorazione, dolore al petto, formicolio
- Specifiche aree del cervello vengono coinvolte
Cos’è una fobia?
La fobia può non essere così invalidante o limitante se riguarda un oggetto o una situazione in cui difficilmente la persona può imbattersi.
In ogni caso, alcune fobie, definite complesse, sono difficili da evitare. Parliamo di agorafobia (paura di uscire dalle proprie case o trovarsi in luoghi in cui è difficile individuare una via di fuga), e di fobia sociale (paura di trovarsi in contesti sociali).
Esistono tre principali categorie di fobia :
Fobie specifiche (o fobie semplici)
Una paura sproporzionata nei confronti di situazioni specifiche, esseri viventi, luoghi, attività o cose.
Alcuni esempi includono:
- Dentisti (dentofobia)
- Pipistrelli (chiroptofobia)
- Cani (cinofobia)
- Volare (aviofobia)
- Serpenti (ofidiofobia)
- Uccelli (ornitofobia)
- Rane (ranidafobia)
I due esempi seguenti, fobia sociale e agorafobia, sono conosciute come fobie complesse. Sono legate a forme di paura e ansia con radici profonde rispetto a determinate situazioni o circostanze, che le rendono molto più invalidanti rispetto alle fobie semplici.
Fobia sociale
Le fobie sociali rientrano nella categoria chiamata “Disturbo d’Ansia Sociale”. Le persone che ne soffrono hanno enormi difficoltà ad affrontare situazioni sociali, talvolta vissute come estremamente minacciose. Partecipare a feste, matrimoni, manifestazioni causa livelli di ansia davvero elevati. La paura maggiore è quella di mostrare imbarazzo o essere umiliati in pubblico.
È spesso presente la paura di essere giudicate, valutate e poi escluse dalle altre persone. Per questo motivo la tendenza è quella di evitare qualsiasi possibilità che questo accada.
Le indagini indicano che i primi evitamenti si riscontrano spesso nel corso dell’adolescenza. L’isolamento sociale predispone nel tempo a sviluppare sintomi depressivi. È importante sottolineare che Focia Sociale e timidezza non sono la stessa cosa.
Agorafobia
Gli individui che ne soffrono, sono spaventati all’idea di trovarsi in luoghi e situazioni senza via di fuga. Immaginano di rimanere in preda a alla disperazione e di non ricevere aiuto. L’agorafobia può includere la paura di prendere mezzi di trasporto come autobus, treni – oppure entrare in grandi centri commerciali o nei supermercati. Quando i sintomi sono estremi è possibile che queste persone trovino difficile, se non impossibile lasciare le proprie case.
È molto probabile che chi soffre di Agorafobia, abbia anche un Disturbo da Attacchi di Panico. Anche in questo caso, come nell’Ansia Sociale, vengono evitati luoghi affollati.
Le fobie più comuni
Ecco un elenco delle fobie più comuni:
- Fobia sociale – paura di trovarsi in situazioni sociali
- Agorafobia – paura di trovarsi in un luogo, da soli, lontani da casa, senza vie di fuga
- Claustrofobia – paura di trovarsi in spazi ristretti e angusti
- Aerofobia – paura di volare
- Aracnofobia – paura dei ragni
- Fobia della guida – paura di guidare la macchina
- Emetofobia – paura di vomitare
- Eritrofobia – paura di arrossire
- Ipocondria – paura avere una malattia
- Zoofobia – paura degli animali
- Tripanofobia – paura delle iniezioni
- Dentofobia – paura del dentista
- Emofobia – paura del sangue e delle ferite
- Acrofobia – paura dei luoghi alti
- Aichmofobia – paura di aghi, spilli e oggetti appuntiti
- Lockiofobia – paura del parto
- Noctifobia – paura della notte e del buio
Le fobie più strane
Quì di seguito un elenco delle fobie più strane in assoluto:
- Ablutofobia: paura di lavarsi
- Ergofobia: paura di lavorare o dell’ambiente lavorativo. Sarebbe collegata alla paura di fallire. all’ansia sociale e alla paura di parlare i pubblico
- Nomofobia: la costante paura che il cellulare non abbia campo. Una delle fobie a maggior diffusione negli ultimi anni
- Filofobia: paura di innamorarsi, di impegnarsi in una relazione
- Somnifobia: conosciuta anche come Ipnofobia, consiste nella paura di addormentarsi. Comune nelle persone che hanno paura di perdere il controllo o paura degli incubi.
- Eliofobia: si tratta delle paura del sole. Anche se può sembrare innocua, può provocare una carenza di vitamina D causata dal tempo eccessivo passato in ambienti chiusi.
- Chetophobia: alcune delle persone che ne soffrono temono di perdere i capelli, altre sono letteralmente terrorizzate dai propri capelli
- Arachibutirofobia: paura che il burro di arachidi rimanga attaccato al palato
- Afefobia: la paura di essere toccati
- Oikofobia: paura degli elettrodomestici
- Coulrofobia: solitamente riscontrata nei bambini, la paura dei clown
- Aibofobia: la paura dei palindromi. I palindromi sono nomi che possono essere letti in un verso o nell’altro. La parola stessa “aibofobia” è un palindromo. Si tratta di un paradosso comico creato negli anni 80’ da appassionati del computer, conosciuti anche come nerd
- Neofobia: Solitamente riscontrata nei più anziani, si tratta della paura di cose nuove che deriva dalla difficoltà di abbandonare le vecchie abitudini
- Ilofobia: è la paura irrazionale nei confronti di alberi, boschi e legna. Solitamente deriva, come la maggior parte delle fobie, da un’esperienza traumatica come l’essere stati picchiati con un bastone di legno o l’essere stati attaccati in un bosco.
- Ippopotomonstrosesquipedaliofobia: il paese con il nome più lungo al mondo è Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch che si trova nel Regno Unito. E chi soffre di Ippopotomonstrosesquipedaliofbia vorrà di certo starne alla larga perchè ha il terrore delle parole lunghe.. In effetti non sono stati mai riscontrati casi di questa fobia. Potrebbe trattarsi di uno scherzo diffusosi nel web
- Decidofobia: queste persone hanno una estrema paura di dover prendere decisioni.
- Gefirofobia: è l’intensa paura di dover attraversare i ponti, anche con la macchina. In alcuni paesi è previsto addirittura un servizio grazie al quale può essere richiesto che qualcuno guidi la macchina attraverso i ponti
- Descendofobia: il terrore di scendere le scale o percorrere discese. Esiste anche il contrario, ovvero l’ascendofobia
- Tripofobia: la paura estrema di buchi molto vicini tra loro e di una certa profondità, o della ripetizione di determinati schemi geometrici (es. alveari, spugne e alcune piante)
- Cronofobia: una delle fobie più strane nella lista, ovvero la paura del tempo che passa. Si riscontra spesso in prigione o negli anziani, ma può riscontrarsi anche in persone che soffrono di stress intense o ansia
- Fagofobia: è molto invalidante e si tratta delle paura di ingoiare il cibo. Può portare a importanti perdite di peso o a malnutrizione.
- Omfalofobia: è il terrore nei confronti degli ombelichi
- Panfobia: conosciuta anche come Omnifobia, consiste nell’avere paura di tutto. Le persone percepiscono generalmente una sensazione di “male sconosciuto vago e persistente”.
- Fobofobia: strano da credere ma esiste anche la fobia delle fobie. Se avete letto tutta la lista delle fobie descritte, è probabile che ne soffriate!
I sintomi della fobia
I sintomi che accomunano la maggior parte delle fobie sono:
- Picco elevato di ansia e sensazione di perdere il controllo se a cospetto con l’oggetto della paura
- L’impulso a voler evitare a qualsiasi costo l’oggetto temuto
- L’ansia è sproporzionata rispetto allo stimolo e risulta essere estremamente invalidante
- Nonostante le persone possano riconoscere l’irrazionalità della paura, non riescono a controllare l’intensità della propria reazione emotiva
- Panico e ansia intensa con sintomi quali
- sudorazione
- ritmo alterato della respirazione
- tachicardia
- tremori
- vampate di calore
- fame d’aria, nodo alla gola
- dolore o contrazione al petto
- farfalle nello stomaco
- formicolio
- bocca secca
- confusione e disorientamento
- nausea
- vertigini
- mal di testa
- Forte ansia al solo immaginare o pensare all’oggetto temuto
- I bambini possono piangere, diventare appiccicosi, nascondersi dietro le gambe dei genitori o fare capricci
Le cause più comuni delle fobie semplici
È difficile che una fobia venga sviluppata dopo i 30 anni. La maggior parte viene sviluppata durante l’infanzia. Le cause principali sono:
- Un evento traumatico vissuto direttamente (es. essere morsi da un cane)
- Un evento traumatico vissuto indirettamente (es. essere presenti quando il fratellino viene morso da un cane)
- Essere venuti a conoscenza di un evento indirettamente (es. sentire al telegiornale la notizia di un cane che ha attaccato il padrone)
- Sapere che un membro della famiglia e in generale chi si occupa da vicino della persona, ha una fobia (es. genitori, fratelli o sorelle, nonni)
Come curare le fobie
Se la fobia non crea grandi problemi, la maggior parte dei pazienti ritiene sia sufficiente evitare la fonte delle paure per avere tutto sotto controllo. Ma ci sono cose che non è possibile evitare sempre. Ad esempio prendere un aereo, andare dal dentista o fare gli esami del sangue. In casi come questo è importante ricevere un aiuto professionale.
Fobie: Da Dove Nascono?
Alcune volte è veramente semplice comprendere perché si ha paura di qualcosa. Ad esempio, alcune persone sviluppano la fobia di guidare a seguito di un incidente d’auto in cui sono rimaste coinvolte. Altri invece, possono aver vissuto un’esperienza dolorosa dal dentista, quando erano bambini, e per questo motivo possono aver paura e temere questa figura anche da adulti.
Altre volte invece, non è cosi facile identificare la situazione o l’esperienza vissuta che, può aver contribuito allo sviluppo di una fobia. Questo perché, le fobie possono essere il risultato di una combinazione di fattori.
Qui di seguito vengono riportati alcuni degli elementi che, oggi, si ritiene possano contribuire allo sviluppo e apprendimento di una fobia.
- Predisposizione genetica: Sappiamo che l’ansia tende a “scorrere” all’interno delle famiglie. Tuttavia, i ricercatori non sanno esattamente ciò che viene ereditato. Probabilmente chi è più sensibile o reattivo è un po’ più incline all’ansia e, dunque livelli più bassi dei neurotrasmettitori che regolano la risposta di attacco-fuga, o un sistema nervoso simpatico più eccitabile possono contribuire all’insorgenza di questa patologia. In una recente Review si sono evidenziate, tra alcuni individui, le differenze genetiche che potrebbero influenzare lo sviluppo delle fobie. Ad esempio, è emersa una variazione genetica del 45% nelle differenze individuali nella paura degli animali, e il 41% nelle differenze per le paure di sangue-iniezione-pregiudizio.
- Apprendimento per associazione: Ivan Pavlov e John Watson sono stati i primi a condurre esperimenti relativi all’apprendimento per associazione e a sviluppare il paradigma del condizionamento classico. Successivamente fu, Stanley Rachman a scoprire e ricondurre l’origine delle fobie in una esperienza negativa diretta, per un soggetto, con una situazione o un oggetto. Infatti, numerosi ricercatori hanno sottolineato che singole esperienze, come l’essere morsi da un cane, potevano rappresentare dei forti predittori per lo sviluppo di paure e fobie.
- Apprendimento per osservazione: si imparano cose da altre persone continuamente, dai genitori, fratelli, insegnanti, amici e persino dai personaggi della tv. Sfortunatamente però, nello stesso modo in cui apprendiamo comportamenti utili e funzionali, impariamo anche ad avere paura. Ciò significa che di fronte ad una particolare situazione o oggetto, noi reagiamo provando paura perché abbiamo imparato da altri a reagire in questo modo.
- Fonti d’informazione: oggi siamo letteralmente “bombardati” di informazioni. Alcune di esse possono essere utili ed importanti, mentre altre semplicemente ridicole e fasulle. Dal momento che i media spesso usano la paura per catturare l’attenzione, molte persone vengono spesso inutilmente spaventate. Questo fa si che molti, nonostante l’assenza di contatto con l’oggetto o la situazione fonte di paura, siano comunque spaventati ed in ansia. Così come, continue raccomandazioni o avvertenze circa la possibile pericolosità di una situazione o di un oggetto possono generare paura. Ad esempio, ad un bambino piccolo può essere sufficiente vedere su YouTube il video di una persona che viene attaccata da un cane, per svilupparne la fobia.
Oltre a considerare questi elementi, è però necessario porre l’attenzione sulle capacità di reazione di un individuo ad un evento. Infatti, le persone variano nelle loro risposte agli eventi spaventosi e di conseguenza, alcuni possono sviluppare una fobia, mentre altri possono rimanere indifferenti.
Quali che siano le cause delle fobie, la buona notizia è che rispondono incredibilmente bene alla terapia cognitivo comportamentale. Numerosi studi e ricerche ne hanno infatti, messo in evidenza il valore, registrando un miglioramento o completo recupero nel 90% dei soggetti. Efficacia questa ampiamente dimostrata e confermata anche a livello internazionale dal National Institute of Mental Health ( parte del Nation Insitute of Health, a sua volta componente dell’ U.S. Department of Health and Human Services.)
Autore Articolo
Dot. Enrico Rolla
Enrico Rolla svolge la sua attività di didatta e terapeuta a Torino dove, dal 1979 dirige l’Istituto Watson, Centro di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e Scuola di Specializzazione post universitaria per medici e psicologi
Si può guarire da una fobia?
La buona notizia è che con l’intervento adeguato e individualizzato, la maggior parte delle fobie può essere curata.
Il trattamento raccomandato a livello internazionale dalla maggior parte di medici, psichiatri e psicologi è la Terapia Cognitivo Comportamentale. La psicoterapia ha lo scopo di alleviare i sintomi legati all’ansia e alla paura e di aiutare chi lo desidera a confrontarsi nuovamente con l’oggetto temuto, riuscendo ad esporsi ad esso gradualmente e con successo.
Noi del Watson oltre ad offrire aiuto Psicologico nelle nostre sede di Torino e Chivasso diamo anche la possibilità di offrire Terapia Cognitivo Comportamentale Online
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Prima Web Serie Dedicata a come superare le Fobie
Prima di lasciarvi andare vi proponiamo un’interessante iniziativa dell’Istituto Watson: Il Trailer della prima Web Serie tutta italiana sulle Fobie. Da un’idea originale del dottor Enrico Rolla
A questo link potete trovare tutte le puntate
Per vedere tutte le puntate della Web Serie “The fear doctor ” clicca su questo link
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