Chi non ha mai sperimentato un attacco di panico, spesso ha difficoltà a capire di che cosa si tratta.
Non sanno cosa fare o come poter essere di aiuto a coloro che stanno avendo una crisi di panico, e per questo i tentativi di aiutare la persona colpita dal disturbo non hanno successo. Ciò può essere fonte di frustrazione, stress e della tendenza ad isolarsi.
Affinché queste situazioni non si verifichino è bene che chi si relaziona persone con attacchi di panico li incoraggi a cercare l’aiuto di un esperto e che si faccia coinvolgere nel percorso terapeutico. Infatti, solo così avrà la possibilità di imparare a gestire la situazione, quindi ad essere di aiuto, e gli stati d’animo correlati.
Diverse strategie si sono dimostrate utili, come per esempio incoraggiare la persona affetta da panico ad avvicinarsi un poco alla volta alle situazioni o ai posti temuti.
Ecco alcuni suggerimenti:
- Non fate congetture su ciò di cui la persona ha bisogno, chiedeteglielo.
- Siate prevedibile, non fate loro sorprese.
- Lasciate che la persona abbia momenti di tranquillità per rimettersi.
- Trovate aspetti positivi in ogni esperienza. Se la persona è in grado soltanto di affrontare alcune situazioni, come andare a teatro o ad una festa, consideratelo un successo non un fallimento.
- Non permettete evitamenti. Quando la persona vuole evitare qualcosa, concordate di fare anche un solo passo alla volta verso la situazione o il luogo temuto.
- Non sacrificate la vostra vita con il rischio di cominciare a provare rancore verso la persona con panico.
- Non entrate in panico quando la persona ha un attacco.
- Ricordate che è normale che voi stessi siate ansiosi; è normale essere un po’ agitati a anche preoccupati per la persona.
- Siate pazienti e comprensivi, ma non rassegnatevi a considerare la persona malata per sempre.
- Dite loro: “Lo puoi fare, non importa come ti senti. Sono fiero di te. Dimmi di cosa hai bisogno. Respira lentamente e con calma. Concentrati sul momento presente. Non è il posto che ti infastidisce, sono i tuoi pensieri. So che quello che provi è brutto, ma non è pericoloso. Sei davvero coraggioso”.
Cosa non dire durante le Crisi di Panico
Inoltre, sarebbe meglio NON DIRE:
- “Rilassati!”
- “Calmati!”
- “Non essere ansioso”
- “Vediamo se ci riesci”
- “Puoi combattere”
- “Cosa faremo dopo?”
- “Non essere ridicolo”
- “Devi rimanere qui”
- “Non essere vigliacco”
Queste indicazioni possono essere molto utili, ma è bene ricordare che senza la conoscenza e la motivazione diventa difficile raggiungere i propri traguardi.
Per concludere ti consigliamo la lettura dell’ultimo libro scritto sugli Attacchi di Panico dal Dot. Rolla