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ANSIA SOCIALE O TIMIDEZZA?

I vostri bambini fanno fatica a parlare con altre persone? Sono lenti a fare amicizia? Stanno tendenzialmente in silenzio alle riunioni di famiglia? Si tratta di timidezza o di ansia sociale? Non è strano che un bambino possa essere timido, ma se soffre di ansia sociale proverà un intenso disagio nelle più semplici attività quotidiane come giocare con altri

Contenuti di questo post:

    I vostri bambini fanno fatica a parlare con altre persone? Sono lenti a fare amicizia? Stanno tendenzialmente in silenzio alle riunioni di famiglia? Si tratta di timidezza o di ansia sociale?

    Non è strano che un bambino possa essere timido, ma se soffre di ansia sociale proverà un intenso disagio nelle più semplici attività quotidiane come giocare con altri coetanei, leggere in classe, parlare agli adulti, sostenere esami e interrogazioni o fare qualcosa davanti ad un pubblico.

    L’ansia sociale quindi, è molto più della semplice timidezza o dell’occasionale imbarazzo. Se si soffre di ansia sociale la paura di provare imbarazzo è intensa, così intensa da portarvi ad evitare tutte le situazioni che potrebbero scatenarla.

    Ma come è possibile riconoscerla? Qui di seguito vengono riportati alcuni tipici comportamenti dei bambini che soffrono di ansia sociale.

    Ogni comportamento, perso singolarmente può essere considerato normale, ed è possibile che molti bambini possano manifestare questi pensieri e comportamenti. Ma se nella lettura della lista constatate una notevole e sempre più evidente somiglianza con il bambino, forse è il caso di non sminuire questo problema o archiviarlo con un “è un bambino molto timido”!!

    • Ha difficoltà a parlare con altri bambini e / o adulti;
    • Si preoccupa eccessivamente per il suo aspetto;
    • Si preoccupa di poter dire qualcosa o fare qualcosa di imbarazzante;
    • Ha difficoltà ad ordinare al ristorante;
    • Si chiede continuamente cosa gli altri pensano di loro;
    • Trova difficile mangiare davanti ad altre persone quando non è a casa;
    • Preferisce stare a casa la maggior parte del tempo;
    • Si sente sopraffatto durante grandi eventi sociali;
    • Si preoccupa che i genitori possano di metterlo in imbarazzo di fronte agli amici;
    • Non gli piace stare al centro dell’attenzione;
    • È troppo ansioso per alzare la mano in classe;
    • Analizza e rimugina eccessivamente sulle situazioni sociali;
    • Spesso pensa di non piacere agli amici;
    • Trova difficile avere una conversazione al telefono;
    • Quando era molto piccolo era difficile lasciarlo;
    • Quando era piccolo non parlava con nessuno, tranne che con i membri della famiglia;
    • È difficile per lui usare il bagno quando non è a casa;
    • Si rifiuta di andare in bagno ovunque, tranne che a casa;
    • Crede che agli amici non importi di lui;
    • È molto ansioso se deve fare delle presentazioni a scuola;
    • È molto ansioso se deve leggere ad alta voce in classe;
    • Si preoccupa eccessivamente di ciò che gli altri potrebbero pensare di lui;
    • Si sente mortificato se un insegnante lo corregge davanti agli altri studenti;
    • Parla a bassa voce con le persone che non conosce;
    • Ha paura delle nuove situazioni sociali;
    • Preferisce giocare da solo;
    • Ha pochi amici;
    • Gli insegnanti descrivono un bambino completamente diverso da quello che si vede a casa;
    • Si sente in imbarazzo quando cambia il suo aspetto (ad esempio quando taglia di capelli);
    • Teme costantemente che gli altri bambini possano essere cattivi con lui.

    Questi sono solo alcuni dei comportamenti più comuni in chi soffre di ansia sociale. Forse qualcuno di questi vi suona anche familiare?

    È però importante sapere che la terapia cognitivo comportamentale offre trattamenti e strategie di aiuto molto efficaci che anche i bambini possono apprendere ed utilizzare per superare questi i sintomi e ritornare padroni della loro vita.

    FONTE:

    psychcentral.com

    Autore Articolo

    Dot.ssa Rosanna Tremamondo

    psicologa torino mindfulness

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    L’intervento cognitivo-comportamentale nel lavoro con bambini e adolescenti è in grado di offrire un ampio ventaglio di strategie e tecniche di comprovata efficacia, applicabili in diversi contesti:

    • DISTURBI EMOTIVI (ansia, aggressività, fobie)
    • DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
    • TIC E BALBUZIE
    • DISTURBO DA DEFICIT DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’
    • DISTURBI COMPORTAMENTALI

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