Alcuni studi mostrano che l’ansia influisce sul senso dell’olfatto e dell’equilibrio, su come valutiamo le espressioni del viso e gli spazi personali.
L’ansia può essere un’emozione spiacevole, che oltre un certo limite può essere invalidante, ma esiste per una buona ragione.
L’ansia ci avvisa della presenza di pericoli e ci segnala che dobbiamo fare qualcosa.
Ma gli effetti dell’ansia non si limitano a questo..
- L’ansia fa letteralmente in modo che tutto “puzzi”
Quando le persone diventano più ansiose, è più probabile che percepiscano odori neutri come sgradevoli (Krusemark & Li, 2013). Quindi, in parole povere, l’ansia rende il mondo “puzzolente”.
La ragione, spiega il Professor Wen Li è:
“Nel processo di elaborazione dell’odore, tipicamente si attiva solo il sistema olfattivo. Ma quando una persona diventa ansiosa, il sistema emotivo diventa parte del circuito di elaborazione dell’odore.”
Inoltre, le persone più ansiose, riescono anche a distinguere meglio tra loro i cattivi odori (Krusemark & Li, 2012).
- L’esercizio riduce l’ansia
Generalmente, quando le persone fanno un po’ di esercizio fisico, provano meno ansia. Sono sufficienti anche solo 20 minuti di esercizio fisico per trovare sollievo.
I benefici di un moderato allenamento, si estendono al di fuori dalla palestra, nella vita quotidiana.
Uno studio ha rilevato che nonostante il rilassamento riduca l’ansia, non ci aiuta a proteggerci dagli eventi stressanti (Smith, 2013).
L’esercizio invece, sembra avere un effetto a lungo termine, aiutando a ridurre l’ansia al cospetto di situazioni stressanti che possono presentarsi giornalmente.
Inoltre, ormai molti professionisti ritengono che l’esercizio fisico dovrebbe essere prescritto al posto dei farmaci per il trattamento di ansia e la depressione.
- L’effetto genitoriale
Come molte cose, esiste una predisposizione biologica all’ansia, ma una delle ragioni principali è il comportamento dei propri genitori. È più probabile diventare ansiosi quando i genitori mostrano un atteggiamento ipercritico, eccessivamente insicuro o dubbioso, oppure sono freddi a livello emotivo. (Budinger et al., 2012).
- Pensare diversamente
Uno dei modi migliori per ridurre l’ansia è di “pensare o leggere in modo diverso” le situazioni.
Molte situazioni possono essere ri-strutturate o ri-lette in modi diversi e più funzionali . E’ stato dimostrato che le persone che riescono a farlo naturalmente avvertono livelli minori di ansia nelle situazioni fonte di potenziale stress (Llewellyn et al., 2013).
- Le persone ansiose “saltano alle conclusioni”
Le persone molto ansiose saltano alle conclusioni molto velocemente quando si trovano a valutare le espressioni facciali altrui.
Uno studio di Fraley et al., (2006) suggerisce che le persone ansiose possono avere problemi nelle relazioni interpesonali in quanto traggono conclusioni affrettate leggendo le espressioni altrui.
Il Professor Fraley spiega:
“L’essere dal “grilletto facile” ovvero essere dotati di “ipersensibilità percettiva”, potrebbe essere una delle ragioni principali per cui le persone ansiose sperimentano conflittualità all’interno delle loro relazioni. L’ironia è che le persone ansiose hanno la capacità di analizzare più accuratamente le situazioni rispetto alle persone meno ansiose, ma dato che sono così veloci a giudicare le emozioni altrui, hanno la tendenza a trarre conclusioni inferenziali errate sullo stato d’animo e le intenzioni di queste persone”
- L’ansia influisce sull’equilibrio
Le persone che vivono livelli di ansia molto elevati hanno spesso problemi di equilibrio. Possono sentirsi storditi senza ragioni particolari e barcollano più degli altri quando stanno in piedi.
Questo problema è presente spesso nell’infanzia e, dato che è difficile trattare l’ansia nei bambini, gli psicologi spesso hanno cercato di trattare in primis i problemi di equilibrio.
Alcuni studi hanno mostrato che trattare tali problemi può essere utile a gestire l’ansia (Bart et al., 2009).
- La meditazione riduce l’ansia
Se al primo posto rimangono l’esercizio fisico e la modifica del dialogo interno, che vive con l’ansia può trarre beneficio anche dalla meditazione.
Per fare riferimento a uno dei numerosi studi esistenti , Zeidan et al. (2013) hanno rilevato che 4 sessioni di meditazione da 20 minuti sono sufficienti a ridurre l’ansia di circa il 39%.
- L’ansia espande lo spazio personale
Abbiamo tutti una sorta di “campo” invisibile che ci circonda e che delimita il nostro spazio interpersonale.
Ad esempio lo spazio minimo che generalmente ammettiamo tra il nostro viso e quello di un’altra persona è di circa 20-40 cm. Se qualcuno invade quello spazio, ci sentiamo a disagio.
Ma, le ricerche hanno evidenziato che le persone ansiose hanno uno spazio personale più esteso (Sambo & Iannetti, 2013) per cui hanno un confine di sicurezza più ampio e non gradiscono essere avvicinate troppo.