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Cosa Sono gli Acufeni

acufene

“Sento un fischio nell’orecchio, non ce la faccio più!” L’acufene o tinnito rappresenta un processo in cui si manifesta la percezione di un suono in assenza di una stimolazione sonora (Jastreboff, 1990). Tale suono può essere di diversi tipi, continuo o intermittente ed in alcuni casi può essere associato ad una perdita uditiva; inoltre viene

Contenuti di questo post:

    “Sento un fischio nell’orecchio, non ce la faccio più!”

    L’acufene o tinnito rappresenta un processo in cui si manifesta la percezione di un suono in assenza di una stimolazione sonora (Jastreboff, 1990).

    Tale suono può essere di diversi tipi, continuo o intermittente ed in alcuni casi può essere associato ad una perdita uditiva; inoltre viene spesso descritto da coloro che lo sperimentano come un ronzio o un sibilo (Cuda, 2004). Secondo recenti studi svolti sulla popolazione dell’Unione Europea più di 1 adulto su 7 soffre di acufene; complessivamente circa 65 milioni di adulti convivono con questo disturbo, di cui 26 milioni in forma fastidiosa e 4 milioni in forma grave (Biswas et al., 2022).
    In Italia questa patologia colpisce più di tre milioni di persone e oltre 600.000 persone con più di 45 anni la percepiscono come un grave problema (Gallus et al., 2015).

    Principali Cause Acufeni

    Eggermont (2003) ha riportato nel suo studio le cause associate più frequentemente alla comparsa di acufeni permanenti o comunque con una lunga persistenza secondo l’Oregon Tinnitus Data Archive, che sono le seguenti:

    • Traumi acustici
    • Traumi cranici
    • Patologie che colpiscono l’orecchio interno, tra cui l’otosclerosi e la malattia di Ménière
    • Assunzione di farmaci ototossici
    • Fattori specifici non individuabili

    (Cuda, 2004)


    Le principali valutazioni per effettuare la diagnosi di questa patologia sono le seguenti:

    • Test audiologici (audiometria tonale, vocale, impedenzometria)
    • Risonanza magnetica
    • Valutazione psicologica

    Spesso, coloro che soffrono di acufeni hanno girato diversi medici e nella maggior parte dei casi si sono sentiti dire che non vi è rimedio per questo disturbo.

    A causa della difficoltà nella diagnosi e nel trattamento, intanto, è necessario che vi sia una buona collaborazione multidisciplinare (otorinolaringoiatra, audioprotesista, psicologo…) al fine di identificare le possibili cause del tinnito e di valutare quali possano essere i trattamenti più efficaci.

    Sintomi associati all’acufene

    Bandury e collaboratori (2001) hanno evidenziato che i suoni irrilevanti esercitano un vasto effetto sulle prestazioni cognitive a causa dell’interruzione dell’attenzione selettiva (ibidem).

    Questi risultati sono coerenti con la considerazione dell’acufene come la percezione di un suono irrilevante e come l’incapacità di poterlo interrompere (Mohamad et al, 2016).
    Inoltre, è emerso che dato l’aumento dell’attività neurale dovuto alla presenza dell’acufene e allo stress causato conseguentemente possa instaurarsi un circolo vizioso che porta ad un progressivo peggioramento di questi disturbi.
    A tal proposito, è importante sottolineare che la reazione emotiva che ne consegue determina un meccanismo che può portare alla cronicità (Wagenaar et al., 2010). Le evidenze hanno suggerito che il quadro clinico dei sintomi correlati all’acufene non manifesta tutte le caratteristiche necessarie per la diagnosi di un disturbo depressivo maggiore, ma sono stati riscontrati numerosi sintomi che predispongono all’angoscia e che se vissuti ad un alto livello possono causare un aumento dell’ansia (Langguth et al., 2011).

    I pazienti affetti da acufene lamentano spesso affaticamento, irritabilità e insonnia.

    Quando bisogna preoccuparsi?

    Uno degli aspetti che viene preso maggiormente in considerazione nel trattamento dell’acufene riguarda l’impatto di esso sulla qualità della vita.
    Ad esempio, è importante valutare quali effetti possano esserci sul sonno e/o sulla concentrazione nella vita quotidiana (Cuda, 2004).

    Tabella THI

    Al fine di indagare l’incidenza sulla qualità della vita e, pertanto, le possibili ripercussioni nella quotidianità vi invitiamo a compilare il Tinnitus Handicap Inventory (THI), un questionario ampiamente validato nella letteratura scientifica a livello mondiale, che consente di definire il grado di incidenza del disturbo.

    Scarica il modello per un autovalutazione

    Rimedi Efficaci Acufene

    Diversi studi, evidenziano come la terapia cognitivo- comportamentale rappresenti l’unica strategia di trattamento al fine di ridurre le strategie di coping disadattive e di trattare i sintomi correlati all’acufene (Hesser et al. 2011; Martinez-Devesa et al. 2010).

    L’obiettivo della TCC è, pertanto, quello di ridurre l’impatto della patologia sulla qualità della vita e non il cambiamento diretto del volume percepito.
    Da un lato vi sono terapie comportamentali, come ad esempio l’attivazione comportamentale o il rilassamento, che mirano ad aiutare i pazienti a superare associazioni apprese tra il tinnito e le risposte disadattive, ad esempio, l’evitamento di attività che aumentano l’acufene.

    Dall’altra parte, le terapie cognitive che sono focalizzate sulla relazione tra pensieri ed emozioni e sull’applicazione di un processo volto a identificare e modificare gli errori di elaborazione del pensiero delle esperienze.
    La combinazione tra queste due terapie ha prodotto una serie di interventi mirati ad agire su processi di pensiero e comportamentali disfunzionali e sulle risposte emotive che incidono negativamente sulla qualità della vita dei soggetti affetti da acufene (Fuller et al., 2020).

    Inoltre, una delle tecniche cognitivo-comportamentali più note nel trattamento di questa patologia è la Mindfulness.

    Secondo la definizione dello scienziato e teorico del protocollo MBSR, Jon Kabat-Zinn, Mindfulness significa: “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (Kabat-Zinn, 1994).
    Praticare questa disciplina non è facile come può sembrare soprattutto per persone affette da acufene, i cui sintomi sono spesso accompagnati da diversi timori che aumentano la loro condizione di stress e la capacità di mantenere la concentrazione.
    Una persona con tinnito cronico, come già anticipato, potrebbe accusare sintomi di stanchezza, ansia, depressione e insonnia, che possono ostacolare il funzionamento nella vita quotidiana. Questo tipo di trattamento, basato sulla consapevolezza, aiuta il soggetto a cambiare il suo rapporto con il tinnito nel tentativo di ridurre o eliminare la sua percezione (Gans et al., 2014).

    Bibliografia

    • Biswas R, Lugo A, Akeroyd MA, Schlee W, Gallus S, Hall DA. Tinnitus prevalence in Europe: a multi-country cross-sectional population study.
    • Lancet Reg Health Eur. (2021) Nov 4;12:100250. doi: 10.1016/j.lanepe.2021.100250. PMID: 34950918; PMCID: PMC8671623. Cuda, D. (2004). Acufeni: diagnosi e terapia. TosGraf
    • Fuller T, Cima R, Langguth B, Mazurek B, Vlaeyen JWS, Hoare DJ. Cognitive behavioural therapy for tinnitus. Cochrane Database of Systematic Reviews 2020, Issue 1. Art. No.: CD012614. DOI: 10.1002/14651858.CD012614.pub2
    • Gallus, S., Lugo, A., Garavello, W., Bosetti, C., Santoro, E., Colombo, P., Perin, P., La Vecchia, C., & Langguth, B. (2015). Prevalence and Determinants of Tinnitus in the Italian Adult Population. Neuroepidemiology, 45(1), 12–19. https://doi.org/10.1159/000431376
    • Gans, J. J., O’Sullivan, P., & Bircheff, V. (2014). Mindfulness Based Tinnitus Stress Reduction pilot study: A symptom perception-shift program. Mindfulness, 5(3), 322–333. https://doi.org/10.1007/s12671-012-0184- 4 Hesser, H., Weise, C., Westin, V. Z., & Andersson, G. (2011). A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials of cognitive-behavioral therapy for tinnitus distress. Clinical psychology review, 31(4), 545–553. https://doi.org/10.1016/j.cpr.2010.12.006
    • Jastreboff P. J. (1990). Phantom auditory perception (tinnitus): mechanisms of generation and perception. Neuroscience research, 8(4), 221–254. https://doi.org/10.1016/0168-0102(90)90031-9
    • Kabat-Zinn J. (1994). Dovunque tu vada, ci sei già. Ed. Corbaccio
    • Langguth B, Landgrebe M, Kleinjung T, Sand GP, Hajak G. Tinnitus and depression. World J Biol Psychiatry. (2011) Oct;12(7):489-500. doi: 10.3109/15622975.2011.575178. Epub 2011 May 13. PMID: 21568629.
    • Martinez-Devesa, P., Perera, R., Theodoulou, M., & Waddell, A. (2010). Cognitive behavioural therapy for tinnitus. The Cochrane database of systematic reviews, (9), CD005233. https://doi.org/10.1002/14651858.CD005233.pub3
    • Mohamad, N., Hoare, D. J., & Hall, D. A. (2016). The consequences of tinnitus and tinnitus severity on cognition: A review of the behavioural evidence. Hearing Research, 332, 199–209. https://doi.org/10.1016/j.heares.2015.10.001
    • Wagenaar, O., Wieringa, M., & Verschuure, H. (2010). A cognitive model of tinnitus and hyperacusis; a clinical tool for patient information, appeasement and assessment. The international tinnitus journal, 16(1), 66–72
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