Tutto ciò che diciamo a noi stessi guida la nostra vita: può orientarci in una direzione o in un’altra, può favorire od ostacolare i nostri progetti, rivolgersi contro di noi e generare frustrazione o rabbia.
I pensieri possono essere nostri nemici o amici. Spetta a noi saperli indirizzare verso la positività.
Il nostro obiettivo è “volerci bene” e prenderci cura di noi stessi.

I 52 Pensieri
1. Se provi disagio in alcune situazioni e ti dici: “Io sono fatto così, non posso farci niente”, riuscirai soltanto a peggiorare. Con il tempo è più facile “marcire” che “maturare”.
2. Competi con te stesso. La competizione con gli altri non ti fortifica. Rischi di dipendere dal giudizio altrui.
3. Non evitare di affrontare l’ansia. Ogni volta che superi il tuo disagio diventi sempre un po’ più libero. L’ansia non deve mai decidere per te.
4. E’ troppo facile sottolineare gli errori degli altri. Non essere parsimonioso nelle lodi e apprezzamenti, aiutano l’altro a migliorarsi. Più critichi l’altro e più si convincerà della sua inadeguatezza. Non farlo.
7. Non centrare la tua attenzione sugli aspetti negativi degli altri. Ti sviluppa solo frustrazione e rabbia. Non ti aiuta certo a diventare più sereno.
5. Più attribuisci importanza o non importanza agli altri, più indebolisci te stesso. Stai dipendendo dal giudizio.
6. Non sempre è facile trovare persone da cui è possibile imparare. Non lasciarti sfuggire l’occasione.
8. Ridurre la tua ansia dipende da te, non delegare ai farmaci, all’alcol o al cibo.
9. Osserva in modo distaccato i tuoi pensieri negativi. Non permettere che loro diventino la tua realtà, sono solo pensieri.
10. Non dirti: “Questo stato d’umore passerà”. Tu devi farlo passare!
11. Non fare tuoi i problemi degli altri. Se lo fai impari solo a soffrire con loro, non ad aiutarli.
12. Non dire all’altro: “Io riesco meglio di te in questa attività”. Pensa a te stesso. Non al confronto.
13. Non avere paura di dare. Devi avere paura se vuoi solo prendere. Il dare ti potrà ritornare. Prendere lo potrai fare una volta sola.
14. Aiutare gli altri lo si fa spesso per se stessi non per loro.
15. In ogni attività quotidiana mettici la giusta tensione e nulla di più. Affannarsi non serve a migliorare le prestazioni, serve solo a confondere gli altri.
16. Se cerchi di dimostrare di essere superiore ad un altro, cadrai al primo calcio che verrà dato allo sgabello su cui sei salito.
17. Se gli altri ti vogliono vedere in alto, sopra ad un piedistallo, salici pure. Ma stai pronto a scendere prima che te lo prendano a calci.
18. Non sei sulla giusta strada se diventi presuntuoso e arrogante con chi reputi inferiore. Rischi di prenderti troppo sul serio.
19. Non esistono persone più importanti. Esistono solo persone più o meno simpatiche.
20. Non pensare che gli altri possano capire i tuoi bisogni. Dichiarali. Ma accetta che gli altri non siano in grado di soddisfarli.
21. Il tuo stato di benessere deve dipendere solo da te. Non dagli eventi esterni. E’ facile star bene quando non vi sono problemi sul lavoro o negli affetti. Tutti ci riescono. Se ti dici: “Star bene o male dipende dalle situazioni”, non riuscirai a centrare l’attenzione su te stesso e quindi a modificarti.
22. Ricordati che le parole non sono comportamenti. E’ molto facile fare affermazioni. Se credi alle parole di una persona che poi ti delude, ti arrabbierai con lei. Non con te stesso che sei stato un credulone.
23. Ci sono solo dei vantaggi nel dirsi: “Dove ho sbagliato?”
24. Non colpevolizzare o inferiorizzare gli altri. Impareranno solo a dipendere da te, difficilmente diventeranno tuoi alleati.
25. Se, non soddisfatto del comportamento dell’altro, ti dirai: “Al suo posto mi sarei comportato in un altro modo”, non farai che sviluppare in te intolleranza. Sei sulla strada di appagare il tuo bisogno di essere aggressivo.